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domenica 14 marzo 2010

Il Senato approva l'uso terapeutico degli oppiacei


"Il dolore può essere considerato una sottocategoria di sensazioni somatiche associate a danno in atto o potenziale o espresse in termini di danno."
Questa è la definizione di dolore riportata dall'enciclopedia online Wikipedia. Dunque nessun supporto scientifico alla filosofia di coloro che definiscono il dolore un passaggio "necessario" (sic!)del percorso umano.

Nel clamore destato dal pasticcio della presentazione delle liste elettorali ed in genere dalla politica urlata sorda però ai problemi della gente, è passata sotto silenzio una votazione del Senato che ha ammesso e regolamentato l'uso farmacologico degli oppiacei per limitare l'effetto del dolore nelle gravi malattie che sono in condizione di determinarlo. Con una decisione condivisa da maggioranza ed opposizione, il Senato ha approvato una legge che non ha legami con quanto in discussione sul testamento biologico. Il provvedimento che dovrà essere esaminato dalla Camera, prevede l'inserimento del trattamento del dolore tra i doveri del servizio sanitario nazionale il quale attraverso uno stretto controllo medico, garantirà un'assistenza soprattutto ai malati terminali che vivono in solitudine l'aggressione fisica della loro malattia. La legge pone l'Italia all'avanguardia nel mondo per una terapia contro il dolore da somministare anche in ambito pediatrico. I fondi saranno messi a disposizione degli enti locali dallo Stato che erogherà 100 milioni all'anno a partire dal 2010. Gli enti locali che non programmeranno interventi specifici perderanno tale contributo. Resta all'esame del Parlamento l'odg dei radicali che avevano richiesto che la cannabis non venga acquistata all'estero ma ne venga autorizzata la coltivazione a scopo terapeutico sul suolo nazionale.
di Fabio Bartoli

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